Presentazione
Il libro, elaborato fin dagli anni di studio a Pamplona, si propone di rivisitare il rapporto grazia-natura, che sottostà a tutti i problemi culturali ed ecclesiali dell’Occidente. Ciò che interessa è poter fondare metafisicamente una filosofia della storia che sostanzi la laicità che presieda all’azione dei cristiani nel mondo. C’è molta confusione e soprattutto c’è assenza quasi totale dei cristiani nella vita pubblica. Maritain fu l’unico ad elaborare una filosofia della storia che diede slancio e forza a tanti cristiani che si impegnarono per decenni nel governo della cosa pubblica. Da Agostino ad Hegel e Marx si è fatta teologia della storia, naturalmente immanentizzata dagli ultimi due. Il marxismo è un messianesimo immanente più che una vera filosofia della storia, ed è diventato ideologia sostitutiva della religione. La svolta neofideista presa dalla teologia dopo il Concilio Vaticano II ha spazzato via l’apporto mariteniano, credendo di risolvere sinteticamente il mondo e la fede in Cristo. I cristiani troppo facilmente puntano solo alla religione e alla fede, o all’assistenza caritativa, lasciando i problemi civili a partiti e ideologie che si disinteressano della dimensione trascendente. Spiritualismo, clericalismo, neomonachesimo, confessionalismo sono tendenze molto presenti tra i cattolici. Manca molto una elaborazione culturale continua che permetta di non andare sempre a rimorchio di ideologie per affrontare i problemi che la storia genera.